Porte interne: quale materiale scegliere?

Nel momento in cui si costruisce la propria casa o la si ristruttura, la scelta delle porte interne è una tra le più importanti sia in termini estetici che funzionali. Non va mai lasciata al caso, e ogni soluzione va esaminata con attenzione perché questi elementi architettonici non hanno solamente una funzione “operativa” importante all’interno degli ambienti, ma rappresentano anche una tra le componenti di design più influenti nell’estetica generale della casa o dell’ufficio.

La prima caratteristica da valutare, quando si parla di scelta delle porte interne, è relativa al materiale dei manufatti. Diversamente dal passato, quando le porte erano realizzate esclusivamente in legno, le possibilità sono oggi numerosissime e ciascuna ha i suoi pro e i suoi contro, oltre che peculiarità uniche.

Vediamo quindi alcuni materiali con i quali le porte interne vengono solitamente prodotte e valutiamone insieme le caratteristiche.

Porte interne in legno: una buona porta interna realizzata in legno non ha soltanto caratteristiche di bellezza, ma anche di funzionalità e durevolezza. È evidente che la qualità di una porta in legno dipenda essenzialmente dai materiali utilizzati (legno massello o impiallacciato? Naturale o ricostituito? Eccetera). Anche il telaio della porta garantisce maggiore qualità e durata nel tempo se realizzato in legno massiccio e non con derivati, che possono subire alterazioni e deformazioni. Una porta interna in legno di grande qualità, naturalmente, è un elemento di stile che si distingue per l’effetto “materico” esaltato da specifici trattamenti e finiture e che garantisce un’eccezionale durevolezza. Inoltre, si rivela estremamente caratterizzante per gli ambienti che va ad arredare: i legni di pregio soprattutto donano personalità alle abitazioni e agli uffici, regalando classe ed eleganza scevre dalle mode del momento ed essenzialmente eterne.

Porte interne in laminato: possono rappresentare la scelta più economica e sono generalmente predilette nei capitolati “standard”. Non sempre, tuttavia, sono di qualità carente e le ultime tecnologie hanno portato alla realizzazione di porte in laminato di grande valore, caratterizzate da finiture e accessori di ultima generazione. Queste soluzioni si rivelano ottime per chi desidera combinare in modo smart accessibilità ed estetica, ma anche per chi ama gli stili più moderni e contemporanei. Detto questo, va precisato che l’evoluzione delle porte interne in laminato ha portato alla nascita di manufatti che, a livello estetico, sono in grado di prendere l’aspetto di pressoché qualunque materiale in modo assolutamente realistico. Dalle finiture con effetto tridimensionale ai dettagli in metallo di alta qualità, dalle cerniere a scomparsa sino alle soluzioni complanari, anche le porte interne in laminato possono oggi competere con materiali ritenuti da sempre più preziosi.

Porte interne in vetro: possono essere bellissime da vedere, ma devono necessariamente rispettare altissimi standard di sicurezza. In questo senso ci si riferisce alla classificazione e alla descrizione dei vetri utilizzati secondo quanto disposto dalle normative europee. Il vetro temperato, ad esempio, ha la caratteristica di non essere tagliante quanto piuttosto di sbriciolarsi in minuscoli frammenti innocui in caso di rottura del manufatto. Il vetro stratificato, d’altro canto, si compone di due lastre di vetro incollate su una pellicola definita “PVB”. In questo caso, al momento di un’eventuale rottura il vetro manterrà incollati i suoi frammenti, evitando di ferire i presenti. Le porte interne in vetro, che possono essere decorate con finiture sabbiate, disegni e pattern particolari, permettono la massima luce e gli ambienti si rivelano ariosi, aperti e luminosi. L’impressione è di massima ricettività e mai di chiusura, e l’importante aspetto della privacy può essere comunque rispettato.

Porte interne filo muro: scelte di design minimal e moderne

Se il minimalismo e la modernità rappresentano la conditio sine qua non nella scelta degli elementi d’arredo per i vostri ambienti, anche le porte interne dovranno necessariamente superare il test.

In questi casi, sia che si stia procedendo all’arredamento ex novo di un ambiente appena realizzato che alla ristrutturazione di un appartamento o di un ufficio preesistente, sono le porte interne di design più minimal e tecnologicamente avanzate quelle su cui si orienterà la decisione.

Quale che sia la scelta, sarà comunque sempre essenziale valutare con attenzione le proposte disponibili, tanto in termini di linee che di materiali, che – naturalmente – di performance e tecnologia. Ricordate infatti che le porte interne, con la loro funzione essenziale di separazione e messa in comunicazione degli ambienti, sono un elemento architettonico e ornamentale di eccezionale importanza.

Tra le varie tipologie di porte interne di design considerate “papabili” per ambienti minimalisti figura certamente la cosiddetta porta filo muro, senza cerniere e senza cornici a vista. Si tratta di un elemento architettonico che punta tutto sul concetto di neutralità e quest’ultima, paradossalmente, si dimostra la sua forza. La porta interna filo muro c’è, e al contempo è invisibile: si fonde con l’ambiente e si mimetizza nella superficie muraria in cui è inserita. È complanare alla parete e, se proposta con una finitura esclusiva, una decorazione o un rivestimento peculiare, si rivela gradevole quanto un’opera d’arte moderna.

Porte interne filo muro: tra design e rigore formale
Diversamente dal passato, quando tutte le porte interne di un ambiente erano identiche, le nuove tendenze sposano un maggiore concetto di eterogeneità: la porta filo muro può dunque essere unica e sola in un ambiente, installata non soltanto con lo scopo di mettere in comunicazione le stanze ma anche di rappresentare un complemento d’arredo irreplicabile in quel contesto.

Potremmo quasi definire la porta filo muro come l’antitesi della classica porta a battente: se nell’una tutto sembra sparire, nell’altra ogni dettaglio è visibile e impossibile da ignorare, dal pannello alle cerniere. Se nella porta a battente è evidente la funzione di divisione degli ambienti, nella porta filo muro i passaggi scompaiono in favore non solo di un rigore formale assoluto, ma anche di una continuità completa delle superfici.

Eleganza e omogeneità sono dunque gli elementi essenziali che caratterizzano le porte filo muro. Potrete scegliere di dotarle della medesima tonalità di colore delle pareti o, in alternativa, farle spiccare con finiture e tinte differenti, esplosive persino, senza alternarne l’incredibile e innata capacità di “silenziarsi alla vista”, quasi insita nella loro stessa natura. Laccature, stampe, finiture per metterle in evidenza possono tutt’al più trasformarle in elementi di design, ma la loro discrezione, il loro rigore formale, non saranno mai messi in discussione.

Porte interne: anche nel 2017 il legno domina la scena

Il legno continua a dominare il settore delle porte interne: anche nel 2017 la tendenza pare riconfermata, posizionando questo materiale, caratterizzato da calore e vitalità, direttamente sul podio.

Le texture più in voga nell’anno in corso mirano ad esaltare venature e contrasti, ma anche l’originale sensazione tattile che caratterizza il legno vivo. Le linee, anche se moderne, si adeguano al trend e si concretizzano in pannelli e dettagli in rovere, in castagno, in hemlok – solo per citarne alcuni. Per quanto riguarda invece le palette colori, l’effetto materico – implementato notevolmente da eventuali trattamenti ad olio sulle superfici – si evidenzia al suo meglio nei colori più naturali e bruniti, ma anche in spettacolari note di antracite e cuoio naturale.

Le porte interne in legno sono, ancora oggi, la scelta prediletta di chi desidera arredare ambienti fortemente raffinati, caratterizzati da una personalità intensa, accogliente e al contempo raccolta.

Le venature sulle ampie superfici sembrano prendere vita e la loro irregolarità diventa il contrasto perfetto per le linee pulite, essenziali e algide che caratterizzano le porte, ma anche per i dettagli in metallo – come le maniglie e le cerniere.

Nel suo inevitabile gioco di fusione e di contrasto, il legno è e rimane uno dei materiali più ricercati e apprezzati del settore, a prescindere – sembra – dai trend e dalle tendenze del momento.

E se è evidente che il design sia fautore di gran parte della resa estetica di una porta interna, anche il materiale è l’elemento essenziale per fare la differenza.

Si prediligeranno dunque legni pregiati e raffinati per la realizzazione delle porte interne del 2017. Il lusso si fa materia attraverso manufatti in ebano bianco – che può essere utilizzato solo nel caso in cui l’albero cada naturalmente, ma anche in Ziricote. Quest’ultimo, soprannominato “legno delle ossa” per le sue incredibili venature che ricordano la radiografia del corpo umano, quasi fosse un’estensione vegetale dell’Uomo di Vitruvio leonardesco, è ancora oggi nella lista dei legni più preziosi per la realizzazione di porte.

Vi è poi lo Zebrano, che nell’Interior Design sembra trovare la sua destinazione ideale soprattutto nella realizzazione dei dettagli di auto e yacht di lusso, e il Bocote, con i suoi toni dorati impreziositi da venature più scure e da un pattern di impressionante bellezza.

Come scegliere le porte interne? Funzioni e tipologie

Stili, colori e finiture sono tre parametri essenziali nel momento in cui dovremo scegliere le porte interne della nostra casa, del nostro ufficio o di qualunque ambiente ci troveremo ad arredare.

La premessa essenziale da non dimenticare mai riguarda l’importanza che questo elemento d’arredo ha sia nella personalizzazione degli ambienti sia nella loro funzionalità. Non soltanto le porte interne uniscono una stanza all’altra, mettendole in comunicazione e delimitandone gli spazi, ma possono anche caratterizzarsi per il loro ruolo quali veri e propri elementi di design. Per queste ragioni, al momento della scelta sarà importante valutare sia la loro estetica che la loro performance.

Le tipologie di porte interne attualmente disponibili sono numerosissime, così da soddisfare qualunque esigenza d’arredo. A partire dai materiali, per spostarsi poi al sistema di chiusura, agli stili, ai colori, alle forme, alle finiture e alle dimensioni, questi elementi d’arredo sanno dotarsi di grande personalità al pari di divani, tavoli e sedie di design. Andranno pertanto valutate prima di tutto le esigenze di spazio e di look relative all’ambiente da arredare, tenendo comunque sempre ben presenti le funzioni che le porte interne dovranno comunque assolvere:

  • Separazione e comunicazione degli ambienti
  • Delimitazione dei diversi spazi
  • Riduzione dell’inquinamento acustico
  • Assoluzione delle necessità di privacy
  • Estetica degli ambienti
  • È poi importante conoscere e distinguere le varie tipologie di porte
  • interne disponibili, al fine di orientarsi verso la soluzione più adeguata
  • alle proprie necessità. Sintetizzando, potremmo racchiudere le porte
  • interne in tre principali categorie:

Porte interne a battente: sono le più tradizionali, generalmente composte da una o due ante che si aprono attraverso l’azione dei cardini. Se ben realizzate, sono caratterizzate da un buon isolamento termico e acustico e vengono generalmente prodotte in legno o vetro, ma anche in plastica o in metallo. Nella porta a battente standard, le tipologie di legno più utilizzate includono il massello, il listellare e il tamburato. Sono porte interne che si prestano facilmente a qualunque finitura: dall’effetto naturale al laccato, sino al laminato.
Porte interne scorrevoli: hanno l’enorme vantaggio di sfruttare gli spazi a disposizione in modo più efficace e razionalizzato, e sono dunque particolarmente indicate per ambienti non troppo ampi. Queste porte interne scorrono all’interno del controtelaio che, a sua volta, può essere incassato a scomparsa nella parete oppure limitato a binari che scorrono lungo il muro. Esistono anche porte scorrevoli a due ante, generalmente apribili su due pareti. Nel caso in cui la porta scompaia all’interno del muro, il controtelaio può essere rivestito con intonaco oppure con un pannello in cartongesso: alla vista, tuttavia, il muro rimane nudo e libero, offrendo l’impressione di un maggiore spazio disponibile.
Porte interne a libro: sono composte da due o più pannelli che, al momento dell’apertura, si sovrappongono a pacchetto l’uno sull’altro, come fossero una fisarmonica. L’ingombro della porta viene in questo modo efficacemente dimezzato e, in questo modo, la soluzione può rivelarsi efficace in caso di ambienti con superfici non troppo ampie. Uno dei vantaggi delle porte a libro è, soprattutto quando sono realizzate in vetro, o vetro e altri materiali (legno, alluminio, resina) e come per le porte scorrevoli, quello di sfruttare intelligentemente lo spazio a disposizione, garantendo un effetto più arioso e luminoso alla stanza.
Esistono naturalmente numerosissimi altri parametri in base ai quali scegliere le porte interne per la propria casa o il proprio ufficio, quali materiali, forme, colori, finiture e dimensioni. Tuttavia, una iniziale valutazione che ci permetta di individuare la soluzione più adeguata in base alla tipologia di manufatto resta comunque il principio cardine dal quale partire per tutte le successive valutazioni.

Quale tipologia di porta fa al caso vostro?