Stili, colori e finiture sono tre parametri essenziali nel momento in cui dovremo scegliere le porte interne della nostra casa, del nostro ufficio o di qualunque ambiente ci troveremo ad arredare.
La premessa essenziale da non dimenticare mai riguarda l’importanza che questo elemento d’arredo ha sia nella personalizzazione degli ambienti sia nella loro funzionalità. Non soltanto le porte interne uniscono una stanza all’altra, mettendole in comunicazione e delimitandone gli spazi, ma possono anche caratterizzarsi per il loro ruolo quali veri e propri elementi di design. Per queste ragioni, al momento della scelta sarà importante valutare sia la loro estetica che la loro performance.
Le tipologie di porte interne attualmente disponibili sono numerosissime, così da soddisfare qualunque esigenza d’arredo. A partire dai materiali, per spostarsi poi al sistema di chiusura, agli stili, ai colori, alle forme, alle finiture e alle dimensioni, questi elementi d’arredo sanno dotarsi di grande personalità al pari di divani, tavoli e sedie di design. Andranno pertanto valutate prima di tutto le esigenze di spazio e di look relative all’ambiente da arredare, tenendo comunque sempre ben presenti le funzioni che le porte interne dovranno comunque assolvere:
- Separazione e comunicazione degli ambienti
- Delimitazione dei diversi spazi
- Riduzione dell’inquinamento acustico
- Assoluzione delle necessità di privacy
- Estetica degli ambienti
- È poi importante conoscere e distinguere le varie tipologie di porte
- interne disponibili, al fine di orientarsi verso la soluzione più adeguata
- alle proprie necessità. Sintetizzando, potremmo racchiudere le porte
- interne in tre principali categorie:
Porte interne a battente: sono le più tradizionali, generalmente composte da una o due ante che si aprono attraverso l’azione dei cardini. Se ben realizzate, sono caratterizzate da un buon isolamento termico e acustico e vengono generalmente prodotte in legno o vetro, ma anche in plastica o in metallo. Nella porta a battente standard, le tipologie di legno più utilizzate includono il massello, il listellare e il tamburato. Sono porte interne che si prestano facilmente a qualunque finitura: dall’effetto naturale al laccato, sino al laminato.
Porte interne scorrevoli: hanno l’enorme vantaggio di sfruttare gli spazi a disposizione in modo più efficace e razionalizzato, e sono dunque particolarmente indicate per ambienti non troppo ampi. Queste porte interne scorrono all’interno del controtelaio che, a sua volta, può essere incassato a scomparsa nella parete oppure limitato a binari che scorrono lungo il muro. Esistono anche porte scorrevoli a due ante, generalmente apribili su due pareti. Nel caso in cui la porta scompaia all’interno del muro, il controtelaio può essere rivestito con intonaco oppure con un pannello in cartongesso: alla vista, tuttavia, il muro rimane nudo e libero, offrendo l’impressione di un maggiore spazio disponibile.
Porte interne a libro: sono composte da due o più pannelli che, al momento dell’apertura, si sovrappongono a pacchetto l’uno sull’altro, come fossero una fisarmonica. L’ingombro della porta viene in questo modo efficacemente dimezzato e, in questo modo, la soluzione può rivelarsi efficace in caso di ambienti con superfici non troppo ampie. Uno dei vantaggi delle porte a libro è, soprattutto quando sono realizzate in vetro, o vetro e altri materiali (legno, alluminio, resina) e come per le porte scorrevoli, quello di sfruttare intelligentemente lo spazio a disposizione, garantendo un effetto più arioso e luminoso alla stanza.
Esistono naturalmente numerosissimi altri parametri in base ai quali scegliere le porte interne per la propria casa o il proprio ufficio, quali materiali, forme, colori, finiture e dimensioni. Tuttavia, una iniziale valutazione che ci permetta di individuare la soluzione più adeguata in base alla tipologia di manufatto resta comunque il principio cardine dal quale partire per tutte le successive valutazioni.
Quale tipologia di porta fa al caso vostro?